In occasione della passata Social Media Week Rome, TheBlogTV (www.theblogtv.it) e CrowdEngineering (www.crowdengineering.com) hanno organizzato un evento interamente dedicato al Crowdsourcing, termine con cui si definisce un modello, sociale prima e di business poi, basato sul lavoro di volontari e appassionati che creano contenuti e risolvono problemi partendo dalla condivisione delle proprie conoscenze e dalla collaborazione.
Dopo aver curato la traduzione e pubblicazione dell’edizione italiana del libro cult di Jeff Howe, Crowdsourcing, TheBlogTV continua a farsi promotore di una riflessione culturale e manageriale.
Infatti un acceso dibattito ha animato l’evento Noi Rete: la generazione Collaborativa e il Crowdsourcing grazie alla testimonianza di casi italiani e internazionali.
Grazie alla partecipazione all’evento dei principali interpreti del fenomeno, è stata raccontata la propria esperienza sul campo, presentando caratteristiche e vantaggi dei progetti partecipativi, ad esempio di come funzionano e quanto la partecipazione contribuisce alla costruzione di valore in opere di creatività così come nella fornitura di servizi.
Sono state poste diverse domande, ma a mio parere tutte troppo promozionali rispetto all’evento, tutte a elencare i vantaggi della nuova filosofia di lavoro.
Ma alla domanda “scomoda” posta da un tweet, ossia se il crowsourcing uccide il lavoro dei veri professionisti, a mio parere non è stata data una risposta esaustiva.
Tra gli ospiti presenti all’evento c’erano:
Giammarco Bombelli, Communities Coordinator di TheBlogTV, ha presentato la case history “Prime Uve: lo spot” (contest lanciato su UserFarm per il brand Bonaventura Maschio), illustrando i vantaggi di una campagna pubblicitaria user-generated.
Pier Ludovico Bancale, Founder and Ceo at BootB, si è soffermato sulla creatività e ricchezza del web presentando la campagna di affissione e radio per il rilancio de Il Messaggero, gestita in crowdsourcing.
Andrea Di Benedetto, Presidente del CNA Giovani Imprenditori ha illustrato le potenzialità di questo modello di business per la piccola impresa italiana.
Gioacchino La Vecchia, Founder and Ceo at CrowdEngineering ha fornito un aggiornamento di quanto avviene a livello internazionale in questo mercato in continua crescita.
Mentre fra gli ospiti internazionali hanno partecipato: Gary Swart, Ceo di oDesk, un market place di competenze che permette di far incontrare datori di lavoro e freelance, e Leila Chirayath Janah, Ceo di Samasource, una startup che si propone di esternalizzare i cosiddetti micro-lavori nei paesi in via di sviluppo.
Interessante l’idea di far proporre, nella settimana predecente all’evento, idee innovative e disruptive su crowdsourcing, collaboration e user generated content dali utenti della rete. Le idee selezionate da Noi Rete e presentate durante l’incontro sono state:
Dig-it (www.dig-it.it), un progetto di crowdsourcing e crowdfunding per tradurre libri grazie alle scelte e ai contributi degli utenti
Cineama (www.cineama.it), una piattaforma social web per la produzione di opere cinematografiche tramite crowd-sourcing/funding e per la distribuzione “social” dei film
Makervi (www.makervi.it), un progetto di e-governement che attraverso il gioco e la simulazione promuove le azioni di ong ed onlus presentate dagli stessi partecipanti al gioco.
… tre progetti interessanti da tenere d’occhio.