L’influenza del nome – il naming

Naming: per promuovere efficacemente un prodotto, bisogna prestare sempre molta attenzione alla scelta del nome. Questa operazione è detta appunto naming (dall’inglese per “nominare”). Il naming ha anche la funzione di orientare l’identità e l’immagine di un prodotto verso i desideri, le esigenze e le richieste della collettività.
(Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)

Studiare il nome di un’azienda, di un prodotto o di un servizio è, nel marketing, il primo passo da compiere per il successo di un business. Le risorse più importanti sono costituite da beni intangibili: il nome dell’azienda, le marche, i simboli e gli slogan. Questi beni costituiscono il valore della marca e sono una fonte primaria di vantaggio competitivo e di utili futuri.
Scegliere un nome efficace è forse l’investimento più a lungo termine che un’azienda possa fare su se stessa. Prima delle campagne pubblicitarie miliardarie, prima dei siti web da centomila euro, prima di invadere il mercato con i propri prodotti. Un grande nome può dare forza anche alle campagne di marketing e comunicazione più deboli. Differenzia l’azienda dai suoi concorrenti, crea un legame emozionale con la marca, si riserva un posto nelle preferenze dei consumatori, fino a diventare, a volte, simbolo di un’intera categoria di prodotti.
Come il caso dello Scotch, che si chiama così in tutto il mondo anche se questo non è il nome della tipologia di prodotto (nastro adesivo), bensì il nome dato al prodotto dall’azienda che lo produce. E nonostante sul mercato ci siano ormai migliaia di aziende che producono nastro adesivo, per tutti quello resta lo Scotch.

Scegliere il nome giusto

Molti sono convinti che nomi come Nutella, Coca Cola, Scotch, Nike, siano solo il risultato di una congettura astrale favorevole. Non è così: dietro la scelta del nome giusto da dare ad un’azienda ed ai suoi prodotti, c’è il lavoro di professionisti. Copywriter, grafici, esperti di marketing, traduttori e legali. Un lavoro di team fatto di tentativi ripetuti, analisi, interviste, test, ripensamenti e cambi di direzione.

Non è un privilegio delle grandi aziende

Apparentemente tutto questo parlare intorno al nome da dare ai prodotti può sembrare privo di interesse per una piccola o media impresa, con un mercato prevalentemente locale e che non anela a diventare una multinazionale. In realtà non è così: i ragionamenti fondamentali per la scelta di un nome che ha ambizioni mondiali, sono basilari anche quando gli interessi delle aziende sono esclusivamente locali. Può valere per una piccola azienda come per un negozio. E poi, chi lo dice che un’azienda è destinata a restare piccola?
Globalizzazione, visibilità mondiale attraverso il web, non sono solo parole. Nessuna azienda nasce multinazionale: grandi lo si diventa.