Riporto un articolo di designblog, che racconta il nuovo logo della pubblica amministrazione, scelto tra oltre 1200 proposte. Con una giuria d’eccezione la scelta è stata comunque fatta da una persona incompetente in materia di grafica.
La notizia sta facendo storcere il naso a molti e – ammettiamolo – c’è poco da stupirsi. Il nuovo logo del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione è una delle soluzioni grafiche meno riuscite degli ultimi anni e arriva a contendere il triste primato persino a quello di Italia.it.
Il vincitore, Giancarlo Fanti di Bologna (scelto con un concorso su Zooppa aperto a tutti) si è accaparrato la cifra di diecimila dollari spuntandola tra più di 1.200 proposte grafiche di logo e claim. Ecco la parte del bando che chiariva quali fossero le linee guida: “Obiettivo del concorso, realizzare un logo unico e riconoscibile che contrassegni tutte le iniziative online proposte dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione nell’ambito del progetto PA digitale”. Ed ecco invece la composizione della giuria: il preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Mario Morcellini, il presidente della FERPI Patrizia Rutugliano, il presidente Assorel Beppe Facchetti, dal segretario generale dell’Associazione Comunicazione Pubblica e Istituzionale Alessandro Rovinetti e il presidente dell’ICI Giuseppe Maria Ardizzone. La scelta finale? Che domande: quella del ministro Brunetta.
Potete ammirare il risultato a inizio post. Un’immagine che non avrebbe sfigurato in un client di posta di fine anni ‘90. Il claim che insiste sul concetto di icona (come ce ne fosse bisogno, vista la ‘brillante’ trovata) e allude al ruolo altrettanto iconico (?) del Ministero. Non insistiamo oltre, visto che ci sembra l’ennesimo caso in cui un lavoro in ambito prestigioso viene ampiamente svilito da una gestione poco accorta. Vi lasciamo commentare e, di seguito, vi mostriamo le proposte dei finalisti.