Marketing

Il SEO è possibile sui siti monopagina?

Organizzazione del codice Da un paio d’anni a questa parte sono diventati di moda i siti monopagina, ovvero quelli costituiti da un’unica lunghissima pagina web, che in alcune declinazioni prendono il nome di parallax scrolling website o infinite scroll (per la particolare tecnica di scorrimento utilizzata).

Fare SEO per questo genere di siti presenta diverse criticità, anche se il solito Matt Cutts si è mostrato – questa volta – piuttosto possibilista. Negli ultimi secondi del video qui sotto,

dice infatti che

“dipende dall’area, dall’argomento, dal layout con cui ti vuoi presentare. Ma se va bene per te e per i tuoi utenti avere un sito monopagina, nella maggior parte dei casi, allora va bene anche per Google.”

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Twitter e B2B – 5 motivi per farlo

1.SEO: chiaramente è sempre più probabile che i nostri tweet, se tematici e corredati di opportune parole chiave, appaiono nei risultati dei motori di ricerca; non farlo sarebbe una grande opportunità mancata
2.Content generation engine: Twitter permette di generare un flusso continuo di informazioni e news specializzate e di rilievo per il tuo target; basta configurare opportunamente un widget di Twitter;
3.Research Tool: analogamente si può analizzare e monitorare i tweed per scoprire influencer, trend, per intervenire e rispondere ogni qualvolta il nostro brand viene citato o quando si toccano temi di nostro interesse. Twitter è un database universale in continuo aggiornamento che val la pena di osservare costantemente.
4.Word of mouth: generare passa-parola (mentions, retweet) è un ottimo modo per generare passa-parola;
5.Public relations: giornalisti, testate sono alla continua ricerca di storie, personaggi degni di essere raccontati; stabilire relazioni ed essere seguiti da giornalisti e addetti ai lavori permette di ottenere articoli e recensioni più facilmente

Infine ecco alcuni consigli per favorire e generare lead via Twitter:

1. Twitta i post dal blog aziendale
2. Fai dialogare Twitter con la FanPage
3. promuovi la tua newsletter via Twitter
4. Condividi contenuti di valore (ritrita ai tuoi follower alcuni contenuti di interesse)
5. Condividi non solo testo ma anche video
6. Ottimizza le parole chiave nei tuoi tweet
7. Organizza un concorso su Twitter
8. Condividi e promuovi Ebook o White paper
9. Utilizza strumenti fi Twitter management per schedare i tuoi tweet
10. Promuovi un Webinar
11. organizza chat su Twitter (usa per esempio TweetChat)
12. rispondi alle menzioni
13. monitora i temi di settore
14. Crea sondaggi su Twitter (usa per es. Twtpoll)

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Come calcolare il social media ROI – infografica

Da quando è esploso il fenomeno social network, con conseguente popolamento di brand e agenzie pronte ad ottimizzarne al meglio il lato commerciale, uno dei risvolti più immediati del popolamento di questo mercato è stato lo sviluppo di tecniche e metriche di analisi dell’investimento in social media. Come si calcola il social media ROI? Come analizziamo e valutiamo l’efficacia delle digital advertising campaign? Soltanto contando i like, commenti, shares, tweet, retweet, follower o fan ricevuti? In realtà c’è molto altro…
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Posted by admin in Internet, Marketing

Come stabilire il budget pubblicitario

Ogni azienda dovrebbe studiare annualmente quale sarà la parte di budget da destinare alla pubblicità e alla comunicazione. Il budget pubblicitario è una voce che rientra nello stanziamento generale del marketing e comprende due tipi principali di spesa:

le somme da destinare all’acquisto dello spazio e del tempo sui mezzi pubblicitari (stampa, televisione, radio, affissioni, Internet, eventi, ecc.)
le somme da destinare per la creazione dei messaggi pubblicitari, le loro produzioni, i test e le spese amministrative connesse (agenzia, consulenti, illustrazioni, fotografie, stampa, filmati, nastri audio, pagine Web, ecc). Continue reading →

Posted by admin in Advertising, Marketing, PMI

Da oggi i nuovi domini .it anche con lettere accentate

D’ora in poi le imprese italiane hanno un nuova opportunità per il proprio business su Internet: registrare domini .it concaratteri accentati e anche con caratteri di uso comune nelle lingue francese e tedesca.

Un’occasione non banale essendo la scelta del nome di dominio del sito web aziendale una scelta cruciale in chiave di marketing online, sia in ottica di ricerca che di rinascimento ed identificazione con il marchio.

Finora però in Italia, o meglio per i domini .it, oltre a non essere consentito l’uso di simboli grafici come virgolette, parentesi, barre verticali o oblique, simboli di monete, la chiocciola e così via, non era possibile neanche utilizzare lettere accentate.

 

Così se nel nome di un’impresa compariva una lettera accentata, nel nome del dominio .it questa doveva essere cambiata inserendo la vocale non accentata corrispondente, perdendo parte dell’identità del marchio.

Dall’11 luglio 2012 però anche questo tabù del web italiano sarà infranto e la corsa al dominio accentato è già iniziata visto cheRegistro.it permette di prenotare il proprio dominio anche in anticipo, per non rischiare di perdere la priorità.

«Questa doppia opportunità, tecnicamente definita Internationalized Domain Names (Idn), apre la possibilità di registrare un dominio con estensione .it letteralmente uguale a molti nomi e marchi oggi esclusi da una sorta di digital divide linguistico», ha spiegato il responsabile Servizi internet e sviluppo tecnologico dell’Iit-Cnr, Maurizio Martinelli.

«L’introduzione dell’Idn mette il .it al passo con altri registri internazionali, promuove il dialogo interculturale e va incontro alle esigenze delle regioni italiane bilingue come Valle d’Aosta e Trentino Alto-Adige», ha poi concluso.

«Il prossimo passo riguarderà l’estensione degli Idn alle 23 lingue ufficiali dell’UE, così da completare l’abbattimento delle frontiere linguistiche nella registrazione dei domini .it» ha dichiarato Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e del Registro.it.

Posted by admin in Internet, Marketing, tecnologia

Social media intelligence dei vini

Oggi riportiamo un interessante articolo firmato Elisabetta Tosi che riporta un esempio di analisi di brand reputation su internet. Il campo d’azione è quello dei vini, molto caro alle nostre zone del Collio dove Plastic Tree ha sede.

Partiamo da un assunto generalmente condiviso: qualsiasi azienda ha il diritto di disinteressarsi del web, di chi lo frequenta e di come lo frequenta, dei suoi fenomeni e delle sue dinamiche. E’ una scelta.

Ma il web non si disinteressa dell’azienda (e se lo fa, è perfino peggio). Dunque, conoscere cosa si dice in giro di se’ e dei propri prodotti, in quali contesti e spazi, chi ne parla e perché, e se è possibile entrare in relazione con costoro, aprire un dialogo, interagire… sono comportamenti che ogni azienda dovrebbe far propri, a prescindere dalle dimensioni e dalla notorietà.

Ciò premesso, come si comportano sul web le grandi aziende del vino (quelle che, in teoria, dovrebbero avere le risorse umane e finanziarie per mettere in atto strategie di marketing e comunicazione mirate a seconda dei diversi media che vanno a interessare)?

A titolo di esempio, abbiamo provato a mettere a confronto alcuni dei brand che, secondo leultime ricerche riportate da WineNews.it, sono particolarmente attivi sulla rete: Cavit,MezzacoronaFrescobaldiSanta Margherita e Zonin.

Ovviamente, la nostra panoramica è puramente indicativa, perché non è questo il luogo per un’analisi più puntuale e approfondita. L’arco temporale del monitoraggio è di un mese, dal 15 aprile al 15 maggio. Continue reading →

Posted by admin in Advertising, Internet, Marketing, Social Networks

Analisi subject newsletter

L’inizio di un nuovo anno è un’occasione per l’email marketing: questo avvenimento ci offre l’opportunità di analizzare gli approcci e le strategie di comunicazione più utilizzate per coinvolgere gli utenti iscritti ad una newsletter. Fin dal subject, il primo motivo per la lettura di una newsletter, è possibile individuare quali siano gli elementi caratterizzanti il tone of voice e, quindi, individuare la strategia di fidelizzazione utilizzata per l’evento speciale.

Quali sono pattern  ricorrenti nei subject delle newsletter inviate a ridosso del primo dell’anno?

Gli auguri per un buon 2012 
I subject delle newsletter inviate intorno alla data dell’inizio anno sono spesso portatori dei migliori auguri da parte delle aziende, esse colgono l’opportunità per rafforzare il legame di fedeltà degli utenti al proprio brand, utilizzando anche solo un semplice messaggio di auguri: Continue reading →

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Nuovo strumento per gli e-comerce

Sono sempre più numerose le piccole e medie imprese che si avvicinano agli e-Commerce, spinte anche dalla crisi economica a cercare nuovi canali di crescita. Per valutare l’andamento di questo tipo di attività è ora a disposizione degli imprenditori un nuovo strumento online: l’e-Commerce Benchmark.

Pensato per venditori nei mercati B2B e B2C, e-Commerce benchmark è stato prodotto da Hybris e Unic e permette di misurare il successo del proprio business sul Web confrontandolo con quello dei diretti competitor. Continue reading →

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Pubblicità su Facebook, alcuni consigli

L’uso piattaforma pubblicitaria Facebook Ads può aiutare ad aumentare brand awareness e business online sullo specifico target socio demografico a cui punta l’azienda: per questo scopo ci sono alcuni punti che descrivono  come ottimizzare l’investimento in pubblicità e marketing su Facebook.

– Investimento: Scegliere il CPC e tutto il budget da impostare su Facebook sarà probabilmente speso. Non importa quale target si imposta, ne se le campagne sono piccole o grandi: a differenza di Google Adwords,dove non sempre si spende tutto il budget, con Facebook l’esperienza ci dice che in genere si spende tutto! Il consiglio è iniziare con dei test possibilmente semplici e a costi contenuti, selezionare gli annunci/inserzioni piu’ forti e solo poi aumentare la spesa. Come unità di misura, si può scegliere un prezzo a visualizzazione ( CPM = costo per migliaia di impression) oppure un prezzo a click (opzione che si ritiene  più performante. In base alle opzioni di definizione dei destinatari, Facebook consiglierà un’offerta di CPC medio che forse è meglio variare di circa un 10% ( in genere si sta sempre tra gli € 0,40 – 1 € a clic in Italia). Il CPC indicato è l’importo massimo che si può pagare per clic, ma si potrà pagarne uno inferiore se il livello di concorrenza è basso. Bisogna ricordare poi che le tasse non sono incluse nelle offerte, nei budget e negli altri importi mostrati. Si Può pagare con carta di credito, paypal (no addebito sul cc, come accade per Google Adwords);

– Interessi dei Destinatari: Bisogna profilarla con attenzione. L’ingrediente segreto della pubblicità su Facebook è la sua capacità di sfruttare l’enorme database di preferenze che gli utenti accumulano nella piattaforma. E’ sempre stato il sogno di ogni marketing analyst avere un cruscotto cosi potente ed aggiornato ad esempio per avere un’idea delle preferenze del nostro target di solito si doveva aspettare la ricerca annuale della Eurisko o lanciare una ricerca “su misura” che sarebbe costata una fortuna in termini di tempo e soldi. Ora in tempo reale si può  individuare e cavalcare preferenze e trend imminenti, targetizzando i miei messaggi a chi è più affine e potenzialmente interessato. Per farlo usare il box INTERESSI, dove si può decidere quali aree interessano, inserendo le parole chiave, vedendo in tempo reale quanti utenti saranno potenzialmente interessati dalla pubblicità. Ricordarsi che l’operatore logico usato quando aggiungete una nuova area nella sezione Interessi è OR: quindi se la prima area di interessi è SEO (ed ha 100 utenti), aggiungendo la seconda area Politica (che ha altri 900 utenti), si mirerà  un gruppo da 1000 utenti.

Per decidere le aree di interesse una buona regola da tenere a mente è osservare il comportamento dei propri clienti, quello dei propri amici, quello dei propri concorrenti, fare benchmarking con le info che si hanno dalle campagne SEO e PPC su Google.

 

– Il Cruscotto Sociale / BOX degli UTENTI destinatari . La cosa più eccitante della piattaforma Facebook resta il Cruscotto dinamico che si aggiorna in tempo reale dandovi la stima di quanti utenti vedranno la campagna. Ad esempio nell’immagine sotto FB ci dice che questa inserzione è indirizzata a circa 1.294.600 utenti che hanno le specifiche preferenze indicate.

Dopo Google Adwords, questo è lo strumento pubblicitario più rivoluzionario che permette di mirare con “precisione sociale” le vostre campagne. Approfittatene

 

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Nuovo strumento Adobe per campagne web

Adobe ha rilasciato una prima versione di Project Adthenticate, un nuovo progetto per realizzare e distribuire annunci pubblicitari sul web. La piattaforma era stata testata negli ultimi mesi in forma privata con alcuni partner selezionati. La soluzione di Adobe riassume in sé le funzioni di tre popolari servizi proposti da Google.

Project Adthenticate può sostituire AdWords, AdSense e Analytics. Anziché proporre dei canali pubblicitari propri Adobe ha preferito realizzare uno strumento in grado di gestire tutto il procedimento per la creazione delle campagne. L’obiettivo di Project Adthenticate è creare annunci compatibili coi supporti su cui devono apparire. Continue reading →

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