Twitter è sempre più utilizzato come mezzo di (personal) branding e comunicazione, oltre che d’informazione. Il vostro profilo è sotto gli occhi di tutti, perciò sapersi presentare nella maniera giusta può fare la differenza. Per essere impeccabili, ecco qui allora i 7 errori a cui rimediare asap e da cui trarre insegnamento per evitare strafalcioni sul social del pennuto blu. Pronti?
#1 Avere il proprio profilo Twitter incompleto
Alcuni, presi dalla ‘foga del tweet’, si dimenticano di completare il proprio profilo. In molti casi scordando persino di cambiare l’ovetto di default dell’avatar
A meno che voi non vi sentiate l’ovetto Kinder Sorpresa, il consiglio è di spendere alcuni minuti aggiungendo informazioni base come interessi e contatti. Nel caso lo abbiate aggiungete anche l’indirizzo al blog/sito web: vi servirà per completare le informazioni che – per motivi di caratteri – non riuscite a inserire nella descrizione Twitter.
Riuscirete così a trasmettere una prima sicurezza in chi capiterà sul vostro profilo innalzando la probabilità di una futura interazione. A maggior ragione se state gestendo un profilo aziendale! Ma qui, al posto di una bella faccia, mettete il logo
#2 Followare/Defolloware in continuazione altri Twitteri
Bruschi saliscendi sia di following che di follower incrementeranno il sospetto negli utenti, soprattutto in questo momento di caccia ai finti follower su Twitter. Non dovete seguire tutti per forza, perciò concentratevi su coloro che vi interessano veramente. D’altra parte, la pratica di seguire qualcuno finché questo non vi seguirà per poi defollowarlo è molto triste e scorretta.
Non seguire proprio nessuno, infine, dimostra che state solamente promuovendo voi stessi senza mostrare alcun interesse per le molteplici interazioni sul social network. Un utilizzo di Twitter ‘alla web 1.0′ insomma: volete davvero far percepire questo ai vostri potenziali contatti?
#3 Ritwittare i propri tweet o implorare i propri followers di condividere i contenuti
Stiamo parlando di quando qualcuno ritwitta uno dei vostri tweet e – a vostra volta – voi ‘ritwittate l’accaduto’. Un’azione ridondante anche solo nel provare a spiegarla, immaginate vederla sul vostro profilo… Sembra che vogliate complimentarvi con voi stessi: già che ci siete perché non darvi da soli una pacchetta sulla spalla?
Piuttosto aggiungete i tweet che hanno avuto successo tra i vostri preferiti, insieme a quelli di altri utenti che avete ritenuto utili/di qualità. L’impatto sarà meno autoreferenziale e questi contenuti diranno qualcosa in più a proposito di voi e delle vostre preferenze!
Altra pratica da non seguire è chiedere esplicitamente il RT: se il contenuto è di qualità, state tranquilli che arriverà da solo
#4 Indirizzare i propri messaggi sempre e solo a un determinato gruppo di utenti
Perché escludere dal dialogo persone che potrebbero contribuire attivamente con la propria esperienza personale a trovare soluzioni, argomentare una tesi sul trend topic del momento e via dicendo?
Se la vostra intenzione è principalmente quella di vendere, cercate di farlo ponendovi come soluzione ai problemi delle persone. Senza bombardarle di offerte promozionali, magari utilizzando le dieci azioni indispensabili per il vostro business. Se invece usate Twitter per altri motivi, creare un cerchio magico con altri pochi utenti è – alla lunga controproducente: quale valore create a tutti gli altri follower?
#5 Non rispondere alle menzioni e/0 domande
Torniamo a bomba all’utilizzo vetrina e 1.0 di una piattaforma che ha potenzialità ben maggiori. Sarebbe buona usanza essere sempre cortesi e accorti, evitando di utilizzare gli autoresponder quando non necessario. Un po’ di buone maniere, insomma! Alle persone piace sapere che dall’altra parte dello schermo ci sono esseri umani e non automi che rispondono grazie ad algoritmi matematici tanto quanto piace a voi
#6 Scegliere la quantità piuttosto che la qualità dei tweet
Mandare un’enorme quantità di tweet nello stesso momento crea solo della gran confusione e un effetto shock non indifferente. La probabile conseguenza di quest’azione è l’essere eliminati dalla lista dei following data la vostra sovrabbondante presenza ‘di disturbo’.
Twitter premia la sintesi e la qualità: se non riuscite ad esprimere una buona comunicazione in 140 caratteri allora avete sbagliato social. Preso atto di questo, evitate di pubblicare link privi di messaggio di accompagnamento o hashtag. Soprattutto quando i link sono di una lunghezza esagerata.
Chiedetevi cosa possa spingere qualcuno a cliccare una stringa di testo senza capo né coda: la scoperta dell’ignoto? L’inconnu ha sempre destato qualche sospetto… Perciò se il lettore è scoraggiato nel proseguire il percorso (malamente suggerito), tanto vale non twittare nemmeno.
Se invece volete facilitare la lettura del vostro tweet senza togliere spazio prezioso, è possibile abbreviare gli indirizzi URL grazie ad alcuni servizi come Google Url shortener, TinyURL, Bitly.