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Sei regole per usare Twitter

Twitter è sempre più utilizzato come mezzo di (personal) branding e comunicazione, oltre che d’informazione. Il vostro profilo è sotto gli occhi di tutti, perciò sapersi presentare nella maniera giusta può fare la differenza. Per essere impeccabili, ecco qui allora i 7 errori a cui rimediare asap e da cui trarre insegnamento per evitare strafalcioni sul social del pennuto blu. Pronti?

#1 Avere il proprio profilo Twitter incompleto

Alcuni, presi dalla ‘foga del tweet’, si dimenticano di completare il proprio profilo. In molti casi scordando persino di cambiare l’ovetto di default dell’avatar

A meno che voi non vi sentiate l’ovetto Kinder Sorpresa, il consiglio è di spendere alcuni minuti aggiungendo informazioni base come interessi e contatti. Nel caso lo abbiate aggiungete anche l’indirizzo al blog/sito web: vi servirà per completare le informazioni che – per motivi di caratteri – non riuscite a inserire nella descrizione Twitter.

Riuscirete così a trasmettere una prima sicurezza in chi capiterà sul vostro profilo innalzando la probabilità di una futura interazione. A maggior ragione se state gestendo un profilo aziendale! Ma qui, al posto di una bella faccia, mettete il logo

#2 Followare/Defolloware in continuazione altri Twitteri

Bruschi saliscendi sia di following che di follower incrementeranno il sospetto negli utenti, soprattutto in questo momento di caccia ai finti follower su Twitter. Non dovete seguire tutti per forza, perciò concentratevi su coloro che vi interessano veramente. D’altra parte, la pratica di seguire qualcuno finché questo non vi seguirà per poi defollowarlo è molto triste e scorretta.

Non seguire proprio nessuno, infine, dimostra che state solamente promuovendo voi stessi senza mostrare alcun interesse per le molteplici interazioni sul social network. Un utilizzo di Twitter ‘alla web 1.0′ insomma: volete davvero far percepire questo ai vostri potenziali contatti?

#3 Ritwittare i propri tweet o implorare i propri followers di condividere i contenuti

Stiamo parlando di quando qualcuno ritwitta uno dei vostri tweet e – a vostra volta – voi ‘ritwittate l’accaduto’. Un’azione ridondante anche solo nel provare a spiegarla, immaginate vederla sul vostro profilo… Sembra che vogliate complimentarvi con voi stessi: già che ci siete perché non darvi da soli una pacchetta sulla spalla?

Piuttosto aggiungete i tweet che hanno avuto successo tra i vostri preferiti, insieme a quelli di altri utenti che avete ritenuto utili/di qualità. L’impatto sarà meno autoreferenziale e questi contenuti diranno qualcosa in più a proposito di voi e delle vostre preferenze!

Altra pratica da non seguire è chiedere esplicitamente il RT: se il contenuto è di qualità, state tranquilli che arriverà da solo

#4 Indirizzare i propri messaggi sempre e solo a un determinato gruppo di utenti

Perché escludere dal dialogo persone che potrebbero contribuire attivamente con la propria esperienza personale a trovare soluzioni, argomentare una tesi sul trend topic del momento e via dicendo?

Se la vostra intenzione è principalmente quella di vendere, cercate di farlo ponendovi come soluzione ai problemi delle persone. Senza bombardarle di offerte promozionali, magari utilizzando le dieci azioni indispensabili per il vostro business. Se invece usate Twitter per altri motivi, creare un cerchio magico con altri pochi utenti è – alla lunga controproducente: quale valore create a tutti gli altri follower?

#5 Non rispondere alle menzioni e/0 domande

Torniamo a bomba all’utilizzo vetrina e 1.0 di una piattaforma che ha potenzialità ben maggiori. Sarebbe buona usanza essere sempre cortesi e accorti, evitando di utilizzare gli autoresponder quando non necessario. Un po’ di buone maniere, insomma! Alle persone piace sapere che dall’altra parte dello schermo ci sono esseri umani e non automi che rispondono grazie ad algoritmi matematici tanto quanto piace a voi

#6 Scegliere la quantità piuttosto che la qualità dei tweet

Mandare un’enorme quantità di tweet nello stesso momento crea solo della gran confusione e un effetto shock non indifferente. La probabile conseguenza di quest’azione è l’essere eliminati dalla lista dei following data la vostra sovrabbondante presenza ‘di disturbo’.

Twitter premia la sintesi e la qualità: se non riuscite ad esprimere una buona comunicazione in 140 caratteri allora avete sbagliato social. Preso atto di questo, evitate di pubblicare link privi di messaggio di accompagnamento o hashtag. Soprattutto quando i link sono di una lunghezza esagerata.

Chiedetevi cosa possa spingere qualcuno a cliccare una stringa di testo senza capo né coda: la scoperta dell’ignoto? L’inconnu ha sempre destato qualche sospetto… Perciò se il lettore è scoraggiato nel proseguire il percorso (malamente suggerito), tanto vale non twittare nemmeno.

Se invece volete facilitare la lettura del vostro tweet senza togliere spazio prezioso, è possibile abbreviare gli indirizzi URL grazie ad alcuni servizi come Google Url shortener, TinyURL, Bitly.

Posted by admin in Social Networks

I grandi marchi annaspano su Twitter: non c’è sintonia con la natura pubblica di questo media

Conversocial, un servizio che aiuta le aziende a gestire le interazioni con il pubblico nella giungla dei social media, ha pubblicato uno studio molto interessante sul pessimo rapporto che i grandi marchi hanno con la galassia di Twitter.

Da quanto risulta è estremamente difficoltoso per i brand comprendere la natura di dialogo di questo social media. Spesso usato più che altro come altoparlante per diffondere pubblicità e promozioni, Twitter ha un potenziale estremamente elevato se usato con perizia: consente un reale, onesto rapporto diretto con i clienti. Continue reading →

Posted by admin in Social Networks, tecnologia

Twitter inaugura la piattaforma di analisi del traffico

Twitter è una potente piattaforma per siti web per condividere i propri contenuti e veicolare il traffico. Tuttavia, gli utenti hanno difficoltà a misurare con precisione la quantità di traffico che  Twitter sta inviando ai loro siti, in parte perché il software di analisi web non si è evoluto così velocemente come gli strumenti di condivisione online.

Da oggi è disponibile Twitter Web Analytics, uno strumento che aiuta i proprietari di siti a misurare  il traffico che ricevono da Twitter e l’efficacia delle integrazioni Twitter sui loro siti. Twitter Web Analytics è stata trainata dal acquisizione di BackType, annunciato nel mese di luglio. Continue reading →

Posted by admin in Internet, SEO, Social Networks, tecnologia

Twitter vs Google+: storytelling, SpongeBob e i diversi contesti social

L’entrata di Google+ nell’affollato mercato dei social network comporta, inevitabilmente, analisi e comparazioni di ogni sorta e tipo con i servizi concorrenti. Quest’oggi vi propongo un’interessante analisi condotta da ReadWriteWeb sullo storytelling (ovvero la creazione, costruzione e diffusione di narrazioni) in ambito social, mettendo a confronto Google+ con Twitter.

La riflessione parte con l’annuncio da parte della Nickelodeon di una simpatica iniziativa: alcune nuove storie speciali di SpongeBob SquarePants (simpatico personaggio dei cartoni animati a forma di spugna di mare) arriveranno tramite Twitter, creando una “Twitter-tale” con tweet ed immagini scandite durante la giornata dal 12 al 15 Luglio. Molti di voi alzeranno gli occhi al cielo, ma ricordatevi che gli amanti adulti dei cartoni animati sono ancora tanti. Continue reading →

Posted by admin in Google, Social Networks

Comunicazione politica

Barack Obama ha cambiato idea su Twitter. Il presidente degli Stati Uniti si era vantato di non avere mai utilizzato personalmente la piattaforma di microblogging, nonostante il profilo @BarackObama abbia oltre otto milioni e mezzo di follower. In previsione delle presidenziali Obama scriverà in prima persona usando il prefisso -BO. Continue reading →

Posted by admin in News, Social Networks

Twitter e la comunicazione col cliente: se mi rispondi, io acquisto

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Ascoltare i propri utenti e consumatori è sempre una tecnica che premia e uno studio lo conferma, in particolare per quanto riguarda Twitter. Una ricerca condotta da inboxQ analizza il rapporto di 2049 utenti di Twitter con alcune compagnie presenti sul servizio di microblogging. Il 64% degli intervistati si è detto disposto ad acquistare servizi/prodotti con le aziende con cui ha avuto contatto diretto tramite Twitter. Il 24% degli utenti ritiene invece che la comunicazione tra le parti non influisca sulla decisione d’acquisto, mentre un 12% risulta totalmente refrattario anche ai brand più comunicativi e trasparenti. Continue reading →

Posted by admin in Marketing

Twitter guru in sei mosse. E una riflessione sociologica sugli utenti del microblog

Diventare un guru su Twitter? Nulla di più facile, secondo Andy Beal, che poche ore fa ha twittato le sei regole per conquistare decine di migliaia di follower.

Eccole in sintesi: segnalare che si sta partecipando un evento con il relativo hashtag; avvisare quando si atterra da qualche parte, ma per noi italiani si potrebbe dire semplicemente quando si visita una nuova città; linkare storie; distribuire perle di saggezza; fare domande semplici; proporre citazioni.

Il succo è semplice, come spiega Andy su Marketing Pilgrim. Questo tipo di azioni e tweet stimolano il retweet, l’aggiunta nel #ff, fanno credere agli aspiranti follower che saranno coinvolti da noi e che siamo persone che possono offrire loro qualcosa di interessante da leggere.

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Posted by admin in Internet, Social Networks